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Viaggio di coppia in Vietnam: cosa visitare, cosa mangiare, come spostarsi.

(...) ma non era mai andata a scuola. Ci ha raccontato di aver imparato l’inglese con i turisti che ogni anno venivano a visitare il suo piccolo paese. Ci ha anche detto che non era mai stata ad Hanoi, la capitale che dista soltanto un’ora di bus. Ilaria Z.


Ilaria seduta e sorridente con in sfondo le risaie Vietnamiti
Ilaria durante la camminata, a tratti fangosa, nelle risaie!


VIAGGIATORE DEL MESE

Nome: Ilaria Z. Età al momento del viaggio: 20 anni. Tipo di viaggio: di coppia. Permanenza: 11 giorni circa. Instagram: ilaa_ria







Un banchetto di cibo in strada ad Hanoi, Vietnam
Street food ad Hanoi

DESTINAZIONE DEL MESE

Destinazione: Vietnam Localizzazione: Paese del sud-est asiatico, si divide tra l'entroterra e la parte che si affaccia sul mare. Il Vietnam contribuisce al Golfo di Tonchino a nord-est, le coste percorrono il Mar Meridionale Cinese ad est, e si affacciano per un breve tratto al Golfo di Siam a sud-est. Continuando a seguire il perimetro territoriale in questo giro antiorario, scopriamo i paesi confinanti, Laos e Cambogia ad ovest, Cina a nord. Per farci un'idea! Caratteristiche generali. Se siete alla ricerca di un viaggio completo, il Vietnam saprà stupirvi, permettendovi di passare dalle spiagge alla montagna, da pagode e chiese a grattaciali e grandi città. Armatevi di curiosità e preparatevi a tuffarvi in abiti culturali totalemente diversi dai nostri. Non da meno, vi consiglio di informarvi sulle vicende storiche che hanno profondamente segnato il Paese, a partire dalla più conosciuta "guerra del Vietnam". A riguardo, sono stati pubblicati diversi film. Eccone uno recente, a mio parere davvero ben fatto.


 

Ciao Ilaria, e benvenuta sul blog!

Se già al normale saremmo stati super interessati ad ascoltarti, immagina in un periodo come questo quanto tu possa aiutare ad alleggerirci il pomeriggio (e a farci venire ancora più voglia di viaggiare, probabilmente!)

Viste le tante cose da raccontare sul vostro viaggio di coppia in Vietnam, inizio subito con le domande!


G: Partiamo con il quando: in quale periodo siete stati via esattamente e perché?

I: Ho avuto la fortuna di visitare questo bellissimo paese durante un tour di tre mesi nel sud-est asiatico con il mio ex ragazzo. Abbiamo passato in Vietnam in tutto circa 10-12 giorni, ahimè. Avrei tanto voluto spenderci più tempo. Siamo stati nel 2017, più precisamente nella seconda metà di giugno.


G: E già hai conquistato la nostra attenzione e il nostro cuore, TRE MESI?? Che meraviglia! Col senno di poi, ci consiglieresti di andare nello stesso periodo o ci inviteresti a valutare un altro momento dell’anno?

I: In Vietnam ci sono due stagioni, quella secca e quella umida. Noi siamo stati nella stagione umida, tuttavia non abbiamo riscontrato problemi col tempo, a parte un mega acquazzone ad Hanoi. Dunque, per non rischiare si consiglia di andarci nella stagione secca (ottobre-aprile), ma in qualsiasi momento dell’anno è bellissimo!


Hanoi, in Vietnam, in seguito ad una alluvione. La strada è coperta coperta d'acqua, a destra un motorino carico di alimenti cerca di allontanarsi
La città di Hanoi dopo l'alluvione.

G: Non fatichiamo a crederci ahah. Che clima e temperature avete trovato voi?

I: Le temperature sono elevate ed è molto umido.


G: Questo viaggio in Vietnam per te era per la prima volta o ci eri già stata?

I: Era la prima volta per me in asia, e mi sono innamorata di questa parte del mondo. Abbiamo visitato Tailandia, Vietnam e Cina ed il Vietnam è il paese che più mi è piaciuto, sia per paesaggi che a livello culturale!

G: E non a caso oggi ci parli proprio della parte del viaggio in Vietnam! Avete organizzato tutto da soli o vi siete rivolti a qualcuno?

I: Io e il mio ex ragazzo abbiamo organizzato tutto per conto nostro. Prenotavamo voli/bus ed ostelli man mano che il nostro viaggio andava avanti. Siamo partiti abbastanza “liberi”, senza alcun programma particolare, abbiamo scelto le mete di ogni paese al nostro arrivo.


G: Ora siamo ancora più curiosi! Qual è stata la prima tappa e che cosa avete fatto lì?

I: La prima tappa è stata la città più a sud del paese, Saigon, che oggi prende il nome di Ho Chi Minh. Siamo arrivati lì con un volo dalla Tailandia. Ad Ho Chi Minh non siamo stati molto, ci siamo fermati solo un paio di giorni. Non abbiamo visitato niente di particolare, in generale abbiamo girato la città, mangiato (molto) e visitato alcuni templi.


Street food ad Hanoi, Vietnam. Vicolo dove mangiare, a sinistra i tavoli, a destra il buffet.
Street food ad Hanoi, Vietnam.

G: Sappi che stai parlando con veri amanti del cibo! Anzi, su questo blog c'è proprio una sezione dedicata alla gastronomia dal mondo, a sto punto ti chiederò qualche consiglio per una ricetta Vietnamita da proporre! E poi, com'è proseguito il vostro viaggio? Ti va di parlarci delle altre tappe?

I: In generale, abbiamo visitato il Vietnam da sud a nord, fermandoci nelle maggiori città costiere. Ci siamo mossi con gli sleeping-bus. Sono dei bus con dei “letti”, piuttosto scomodi. Sono però convenienti, ed una volta che si acquista un biglietto da tot giorni si è liberi di spostarsi con qualsiasi bus a qualsiasi ora. Di solito, essendo appunto sleeping, i bus viaggiano di notte, ma per noi era perfetto, così potevamo risparmiare sugli ostelli! Dopo Ho Chi Minh ci siamo fermati a Nha Trang, città un po’ più a nord, sulla costa. Essendo sul mare, le nostre giornate sono trascorse per la maggior parte del tempo sulla spiaggia. È una città piuttosto grande, con alti grattacieli vicino alla spiaggia e larghe strade, quasi non sembra di essere in Asia. Ho un bellissimo ricordo di questa città, anche per le belle persone conosciute in ostello.

Terza tappa: Hue, la mia città preferita. Niente a che vedere con Nha Trang. Hue è una piccola città marittima, graziosa ed accogliente. Consiglio vivamente, per chi andrà a Hue, di visitare tutti i mercatini, soprattutto di sera. Alla sera vi è un’atmosfera magica, piena di lucine e lanternine che galleggiano sui canali. La nostra ultima tappa, infine, è stata la capitale, che è la città più a nord.


G: Ecco un argomento interessante. Quando si parla di Vietnam si pensa spesso a distese di coltivazioni a perdita d’occhio, che puoi dirci della città, invece? È stato come vi aspettavate?

I: Hanoi è una città davvero molto affollata e confusionaria (come quasi ogni metropoli asiatica). Attenzione ad attraversare la strada! A quanto pare non esiste un codice stradale in Vietnam, vige la legge del più forte! (ovviamente scherzo, ma attraversare la strada è davvero un’impresa). Ad Hanoi consiglio vivamente di andare a vedere il museo della guerra. È un museo della storia militare del Vietnam, con immagini e vecchi armamenti della guerra contro gli Stati Uniti. Alcune fotografie sono molto crude, ma ritengo assolutamente necessario comprendere un po’ di storia del paese che si sta visitando.


Bambini vietnamiti con canne di bambù in mano. Sul fondo le risaie.
Viaggio di coppia in Vietnam: homestay a Sapa.

G: Completamente d'accordo e grazie per averci dato questo prezioso consiglio! A proposito di "attrazioni", costruite o naturali che siano, hai qualche consiglio da darci? Se hai un aneddoto da raccontare, sappi che siamo dei curiosioni e che lo ascoltiamo volentieri.

I: Durante i nostri ultimi giorni in Vietnam, prima di volare ad Hong Kong, abbiamo dovuto prendere una scelta alquanto difficile. Dovevamo scegliere se andare a visitare la famosa Ha Long Bay (dove è stato girato Agente 007), oppure passare qualche giorno in mezzo alle risaie nelle montagne a nord di Hanoi. Non potevamo fare entrambi, sia per mancanza di tempo che di fondi (non sono costose queste “attrazioni”, tuttavia noi eravamo in viaggio da più di due mesi e ci aspettava ancora un mese di backpaking). Abbiamo dunque optato per l’homestay a Sapa, piccolissimo paese in mezzo a fango e risaie. L’homestay è un modo per sostenere le famiglie di questi piccolissimi paesini, e funziona così: alcune famiglie locali decidono di adibire una parte della loro casa ai turisti, e la maggior parte delle volte sono inclusi i pasti. L’homestay è una soluzione di breve durata, e comprende anche il tour della cittadina. Nel nostro caso, eravamo in una bellissima capanna in mezzo alle risaie, con altri turisti da ogni parte del mondo.

La ragazza che ci ha fatto da guida durante i nostri due giorni era una giovane di 26 anni che parlava benissimo l’inglese, ma non era mai andata a scuola. Ci ha raccontato di aver imparato l’inglese con i turisti che ogni anno venivano a visitare il suo piccolo paese. Ci ha anche detto che non era mai stata ad Hanoi, la capitale che dista soltanto un’ora di bus. È davvero impressionante scoprire come cambiano gli stili di vita nel mondo, di come non siamo mai soddisfatti di ciò che abbiamo, e di come c’è chi ancora, come questa ragazza di cui purtroppo non ricordo il nome, vive con 1$ al giorno.

La guida ci ha dunque mostrato come lavorano i contadini nelle risaie, ci ha spiegato il procedimento per ottenere il riso ed in seguito abbiamo intrapreso un cammino in mezzo alle risaie. È stato piuttosto difficile e divertente, perché il sentiero era completamente ricoperto di fango (è molto umido quasi tutto l’anno), ma tra scivoloni e fango dappertutto ce l’abbiamo fatta.


Risaie verdissime grazie al clima umido sempre presente, scatto panoramico.
Risaie a Sapa. Fotografia di Ilaria, che ci racconta il suo viaggio di coppia in Vietnam anche attraverso le immagini.

G: Wow. Sinceramente, avrei evidenziato tutto il racconto. Grazie per aver condiviso con noi questa tua bellissima esperienza, davvero. E di "attrazioni più cittadine", invece, cosa puoi dirci?

I: Per quanto riguarda le città, devo dire che sono rimasta molto colpita dal numero di chiese presenti non solo all’interno di esse, ma anche nelle periferie. Arrivando da un paese come la Tailandia che pullula di templi, è stata una sorpresa trovare un numero così alto di chiese, e ciò mi ha anche fatto riflettere. Un numero così elevato di chiese è sicuramente dovuto all’impatto culturale causato dai paesi tradizionalmente cristiani (USA in particolare) su questo paese. Sono ovviamente presenti elementi di tradizione religiosa asiatica, se così vogliamo chiamarli, sebbene un paese per lo più cristiano.

Questo è una sorta di monumento religioso nel bel mezzo di un giardino ad Hanoi. Dalla foto non si nota, ma vi sono delle raffigurazioni di piccoli Buddha.


Un signore con cappello tipico vietnamite e bagaglio legato alla schiena, coperto da una foglia. In sfondo il panorama Vietnamite
Vista dalla capanna dove alloggiava Ilaria a Sapa.

G: Guerre ed influenze esterne hanno contribuito alla storia e alla cultura di molto Paesi, sono d'accordissimo con te. Ti viene in mente qualcos'altro in particolare che ci consigli di fare intanto che siamo in viaggio in Vietnam?

I: Dunque, ricapitolando, se siete alla ricerca di spiagge il Vietnam fa per voi, perché le principali città sorgono tutte sul lato costiero del paese. Io ho visitato le grandi spiagge di Nha Trang, molto bella ma poco “asiatica”, ed Hue. Se siete alla ricerca di paesaggi montuosi non potete non visitare le risaie di Sapa, a nord di Hanoi. Nel complesso, il Vietnam per me è stata una scoperta continua ed inaspettata. È un paese che non avrei mai immaginato di visitare, ma allo stesso tempo che non avrei mai creduto di volerci tornare così tanto.


G: A livello culturale hai riscontrato qualche differenza tra nord e sud del Vietnam? E qualche comportamento nei confronti dei turisti, invece?

I: A livello culturale, non ho notato particolari differenze tra il nord ed il sud del paese, ma tutto sommato, ritengo che i vietnamiti siano persone davvero accoglienti ed aperte.


G: La risposta positiva in cui speravamo. A proposito di cultura… prima abbiamo toccato un argomento senza trattarlo, ma non ce ne siamo affatto scordati! Che puoi dirci sui piatti tipici vietnamiti?

I: Il pasto tipo era molto simile a quello tailandese, dunque a base riso o spaghetti di riso con verdure, pesce e/o carne. Una cosa che non manca mai è il coriandolo, una spezia molto usata nella cucina orientale.


Viaggio di coppia in Vietnam: cucina locale. Due piatti con spaghetti di riso, verdure e carne
Viaggio di coppia in Vietnam: cucina locale.

G: Il mondo delle spezie, personalmente, mi affascina. A seconda di quelle che vengono usate puoi riconoscere la cucina se non proprio del paese, almeno del continente. E dicci, c'è un piatto che ti ha conquistata o che ti sia particolarmente piaciuto?

I: Una cosa però che mi colpì molto furono dei banchini che si trovavano spesso sul ciglio della strada, dove si potevano acquistare panini. Il panino era composto da una baguette (ebbene sì) con all’interno condimenti a scelta, per lo più verdure, accompagnate da salse di ignota origine, ma quasi tutte molto piccanti, e carne a scelta tra maiale o manzo. Quando si viaggia in paesi lontani e con lingue molto diverse, a volte diventa complicato comprendersi, e dunque anche capire cosa c’è nel piatto che si sta mangiando (poche persone parlano l’inglese). Tuttavia, il panino vietnamita era molto buono e soprattutto molto conveniente.


G: Ahahah, conosco più persone a cui sia capitato di mangiare qualcosa, e capire solamente dopo di cosa si trattasse (alle volte con tanto di spiacevole sorpresa!). E invece c'è un piatto che non proveresti più?

I: Un piatto che sicuramente non proverei più sono le larve. Si trovano spesso bancarelle con specialità come cavallette, grilli, larve e piattole, ragni, scorpioni ed altre creature fantastiche. Vengono serviti fritti, e noi ovviamente abbiamo provato una di queste prelibatezze, sebbene ci voglia un po’ di coraggio. Abbiamo assaggiato delle larve e devo dire che per me è stato abbastanza difficile mandarle giù, sebbene il sapore sia piuttosto neutro. Sono comunque esperienze da provare a mio parere, quando ci sarebbe capitato di nuovo di mangiare larve fritte??


busta di plastica ripiena di larve, con appositi stecchi in legno per poterle mangiare.
Street food Vietnamite: insetti fritti. In foto, larve!

G: Dalle mie parti si è soliti dire che "fritto è buono tutto" (e questa è la versione elegante), quindi vi siete cimentati in una prova di coraggio per la nostra cultura, ma almeno il fritto ha aiutato! Chissà quanti dei lettori che stanno leggendo l'articolo hanno mangiato o mangerebbero una cosa simile! (Oh mamma vi prego scrivetemi aneddoti e risposte che poi aggiungo tutto a fine articolo ahahah)

E intanto che parliamo di passeggiate per i pasti, devi sapere che le uscite serali sono sempre un punto di domanda in molti viaggi. Alla sera uscivate?

I: Per quanto riguarda le uscite serali, la sera uscivamo sempre, sia per visitare le città con un’altra luce, sia per buttarci nella scoperta di nuovi posti dove mangiare!


G: E ti è sembrato potenzialmente pericoloso girare di notte?

I: Essendo in due, non ho mai realmente pensato al fatto della sicurezza di un posto, anche per il semplice fatto che i posti in cui andavamo erano piuttosto affollati; però una viaggiatrice o viaggiatore solitario può effettivamente avvertire pericolo a girare in certe zone o strade, non perché siano pericolose, ma semplicemente perché magari poco illuminate. Tutto sommato, quando si viaggia si tende ad andare in luoghi affollati e/o di interesse, è dunque raro sentirsi in pericolo.


Cittadina di Hue, Vietnam. Una signora passeggia coperta dal cappello tipico a forma di cono.
Cittadina di Hue, Vietnam.

G: Grazie per aver risposto alla domanda e per aver fatto tutte queste precisazioni, davvero importanti. Passando ad un altro tipo di "situazione di disagio", alcune volte può diventare un ostacolo la comunicazione. Immagino abbiate parlato sempre inglese, è stato facile farsi capire e trovare persone che lo parlassero? O vi è capitato anche di andare a gesti in qualche luogo meno turistico magari?

I: Come ho accennato prima, in Asia la conoscenza della lingua inglese è limitata, ma devo dire che in generale sono rimasta sorpresa. A differenza delle difficoltà linguistiche riscontrate in Cina, dove nessuno parla inglese, in Vietnam la comunicazione non è stata un problema. Ovviamente non si parla un inglese fluente come in alcuni paesi europei, ma l’inglese è una lingua che i vietnamiti hanno saputo imparare, conseguenza delle numerose guerre ed invasioni europee, ma anche dell’aumento della presenza dei turisti che ogni anno visitano il paese.


G: Spoiler personale: sto (stavo?! vista la situazione di emergenza ancora in corso) organizzando un viaggio in Asia, in seguito ai coinvolgenti racconti di Amelia che, ad una delle scorse interviste, ci ha accompagnati nel suo interrail in Cina. Lei ha riportato la tua stessa versione sulla difficoltà di comunicazione in territorio cinese. Un giorno approfondiremo questo discorso, che sarebbe davvero utile a molti, ma ora... andiamo avanti! Lingua e moneta vanno spesso di pari passo nelle interviste, essendo due particolarità che a volte mettono in difficoltà i viaggiatori. Avete cambiato la moneta prima di partire o direttamente là?

I: In Vietnam la moneta nazionale è il Dong. Noi, arrivando dalla Tailandia che ha una moneta differente, abbiamo cambiato i soldi al nostro arrivo in Vietnam. Un consiglio che mi sento di dare ai viaggiatori è quello di non cambiare i soldi in aeroporto, perché di solito hanno i tassi di cambio più elevati degli sportelli in città.


Monumento religioso ad Hanoi, in mezzo ad un giardino. Vietnam
Monumento religioso ad Hanoi.

G: E noi accettiamo il consiglio a braccia aperte, grazie Ilaria! Cambio totalmente argomento, che prima di salutarti c'è un altro ambito super affascinante che non vedevo l’ora di affrontare: la religione. Ho letto che il Vietnam sia uno dei Pesi meno religiosi al mondo. Al contempo troviamo un sacco di Templi e Pagode, cosa puoi dirci su questo?

I: L’aspetto culturale è sicuramente ciò che caratterizzerà maggiormente il vostro viaggio in questa terra magica. Troverete abitudini lontane che, però, vi diventeranno vicine dopo pochissimo tempo. Sebbene il Vietnam non sia un paese con una religione ufficiale e con una cultura religiosa forte come ci può essere in Tailandia, restano alcune abitudini simili tra i due paesi, come ad esempio riporre vicino a rappresentazioni di Buddha candele, bevande con cannuccia annessa e talvolta cibo. Ho trovato questa usanza molto interessante e profonda, ed è una chiara rappresentazione di come per i credenti la religione sia qualcosa che va oltre la spiritualità. Tuttavia, come ho detto all’inizio, mi ha stupito il grande numero di chiese presenti in Vietnam, esternamente molto simili alle nostre, ma all’interno piuttosto spoglie.

G: A questo punto e dopo tutti questi racconti ti chiedo: ci torneresti? Consiglieresti di starci più tempo?

I: Eccome se ci tornerei. Purtroppo, 11 giorni non sono stati sufficienti, a mio parere, per vedere tutto ciò che ci sarebbe stato da visitare. Ad esempio, la famosa strada nel Quartiere Vecchio di Hanoi in cui il treno passa a pochissima distanza dalle case, Ha Long Bay, il Ponte dorato (Cầu Vàng) …Spero davvero di tornarci in futuro.


G: Sotto tuo consiglio, vedremo di organizzarci per rimanere un po' più a lungo allora, quando sarà il nostro momento! È già ora di salutarti, ma prima di ringraziarti per aver condiviso con noi quest’esperienza ti chiedo qualche informazione per chi vorrebbe seguire il vostro stesso itinerario. Avete affrontato questo viaggio in Vietnam in coppia, secondo voi è possibile fare lo stesso giro in solitaria?

I: Secondo me, assolutamente sì. Non ritengo che il Vietnam, e l’Asia in generale, siano zone pericolose. Come in ogni luogo, vi sono posti da evitare. Abbiamo conosciuto divers* ragazz* durante i nostri viaggi che viaggiavano in solitaria!


G: E che cosa consiglieresti ad un solo traveller che si avvicina a questa meta per la prima volta?

I: Di non farsi scoraggiare dallo shock culturale. Appena si arriva in questi posti, se si viene da paesi “occidentalizzati”, all’inizio ci si può sentire un po’ storditi, almeno per me così è stato. Lo stile di vita e le città in sé sono molto diverse da ciò che siamo abituati a vedere, anche a causa della povertà in cui vivono gli abitanti. Ovviamente, sono cose a cui ci si abitua durante il viaggio.


Amache ad Hanoi, in Vietnam
In amaca ad hanoi. Il viaggio di ilaria.

G: Se, invece, fosse una famiglia a voler seguire il vostro itinerario, lo consigliereste ugualmente?

I: Devo dire che fare un tour del genere può essere un tipo di vacanza stressante per una famiglia. Non lo consiglierei se si hanno bambini piccoli, per visitare posti così lontani e diversi bisogna aver voglia di farlo! Meglio dunque se in coppia, con amici o in solitaria!


G: Ilaria, sei stata super disponibile ed esaustiva! Questo blog è un sentimentalone, quindi prima di salutarti ti chiedo: come descriveresti il vostro viaggio con solo tre parole a disposizione?

I: Se dovessi usarne solo 3 direi: paese sorprendentemente affascinante.


G: E ci salutiamo così: ti andrebbe di condividere con noi il ricordo più bello?

I: La parte più magica del viaggio per me è stata a Sapa, il piccolo villaggio immerso nelle risaie. Dopo una lunga camminata e tanta pioggia, tornare nella casa dove alloggiavamo e dondolarsi sull’amaca nel porticato vista risaie fu un momento davvero speciale.


 

Viaggiare è sempre un susseguirsi di meravigliose scoperte, tra le mie preferite, ci sono le persone.

Un sincero grazie alla viaggiatrice di questo mese, Ilaria, che ci ha dedicato tutto questo tempo e ci ha letteralmente fatto scoprire ogni sfaccettatura della sua esperienza, riuscendo a far viaggiare un po' anche noi.


A questo punto chissà se tra di voi, di là da questo schermo, c'è qualcuno che è già stato in Vietnam e, soprattutto... qualcuno che ha assaggiato insetti fritti o simili!

Come sempre, per domande, aneddoti e condivisioni, vi aspetto nel box subito sotto all'articolo. Al prossimo viaggio, con l'intervista del mese di Aprile.


Giada,

World travel to be more.


LA VIAGGIATRICE DEL MESE NEL SUO VIAGGIO DI COPPIA IN VIETNAM: COSA VISITARE, COSA MANGIARE, COME SPOSTARSI.





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