Possiamo affermare con certezza che negli ultimi anni ci sia stato un notevole avvicinamento alla natura. La ricerca del week end all'aria aperta, dell'attività esperienziale o del pernotto particolare, sono diventati tasselli chiave nell'organizzazione di viaggi e vacanze. Nonostante il continuo interesse nella scoperta del proprio territorio o di quello più prossimo, nel mondo dei viaggi con attività in natura c'è ancora molta confusione su alcuni aspetti fondamentali.
Hiking e trekking, ad esempio, sono spesso usati erroneamente come sinonimi, ma le due attività presentano caratteristiche differenti. Entrambe implicano il camminare in montagna o in natura, ma hanno obiettivi, durata e terreno diversi.
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COSA SIGNIFICA HIKING?
Con il termine hiking si indica una camminata su un sentiero ben segnato e discretamente mantenuto. Solitamente, è un percorso naturale raggiungibile da città ed aree turistiche e permette di iniziare e terminare l'attività nella stessa giornata, permettendo il rientro alla "base" entro le 24 ore.
Un'escursione di hiking ha una difficoltà variabile, a partire da un livello molto semplice (turistico), fino ad uno intermedio, che necessita un minimo di preparazione fisica.
Lo scopo dell'uscita è di concedersi un momento di relax, concentrandosi sull'esperienza immersiva in natura e sulla vista paesaggistica naturale e/o panoramica.
Dunque, non è necessario un equipaggiamento professionale, se non un abbigliamento tecnico adeguato e una scarpa sportiva che protegga piede e caviglia e prevenga potenziali fastidi futuri alla schiena.
CHE DIFFERENZA C'È QUINDI TRA HIKING E TREKKING?
Nonostante entrambe le attività siano una tipologia di escursione in natura, basate sull'utilizzo unico dei propri passi, questi due termini indicano due situazioni ben differenti.
Con il termine trekking, infatti, si esprime una forma più impegnativa di escursione, che richiede una maggiore resistenza fisica e mentale. Solitamente, si prevede di fare camminate di più giorni e su sentieri meno segnati o attraverso ambienti selvaggi. Un trek può durare qualche giorno o intere settimane, prevendendo pernotti di campeggio, o in rifugi, baite, malghe e bivacchi.
Questo tipo di camminata implica solitamente una partenza da un punto di origine e un arrivo in un luogo specifico, rendendolo più simile a un cammino che a un'escursione.
I trekkers camminano spesso su terreni irregolari, attraversando fiumi e valichi di montagna. Per questo motivo, il trekking richiede l'utilizzo di attrezzature specifiche come tende, sacchi a pelo, fornelli e altri equipaggiamenti per il campeggio, oltre ad un abbigliamento tecnico adeguato, un'ottima preparazione fisica e una conoscenza base delle misure di sicurezza in natura.
La differenza tra hiking e trekking, quindi, sta nella lunghezza e nella difficoltà del percorso, nella disponibilità di attrezzatura necessaria e nella preparazione fisica e mentale richiesta.
MEGLIO FARE HIKING O TREKKING?
Chiaramente non esiste un'attività migliore dell'altra, la scelta dipende dal proprio stile di vita, dal tempo che si ha a disposizione, dalla preparazione fisica e dal livello di avventura o relax che si sta cercando.
In ogni caso, hiking e trekking sono entrambi modi per godere della natura, per prendere una breve pausa dalla routine quotidiana e spegnere la mente per qualche ora!
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Ecco alcuni esempi:
Hiking al tramonto in Campigna 13 Maggio
Hiking alle Grotte della Rossa 14 Maggio
Hiking a Monte Acuto 10 Giugno (Iscrizioni non ancora aperte!)
Trekking sul Gran Sasso 1-2 Luglio 2023 (Iscrizioni non ancora aperte!)
Hiking in nottura a San Leo 22-23 Luglio (Iscrizioni non ancora aperte!)
Hiking in notturna al Conero 5 Agosto (Iscrizioni non ancora aperte e ultimo hike estivo!)
... e che differenza c'è tra trekking, hiking e ciaspolata?! Beh... questa è facile dai!
Al prossimo viaggio in natura,
Jey!
