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7 grotte da visitare in Emilia Romagna

Aggiornamento: 23 set

Se hai già visitato una grotta prima di oggi, sai già di quali emozioni io stia parlando.


Se ancora non hai avuto l'occasione di camminare indietro nel tempo, seguendo sentieri che si districano tra pareti rocciose di ben altre ere, sappi che stai leggendo l'articolo giusto.

Oltre ad essere un'ottima idea di escursione in natura nel week end, i percorsi in grotta sono ottime soluzioni di viaggio per l'autunno e la primavera, quando il clima si mostra poco favorevole per le altre attività all'aperto.


Oggi, vediamo insieme 7 grotte da visitare in Emilia Romagna. Se questa tipologia di uscita ti affascina, leggi l'articolo fino in fondo per scoprire luoghi simili in altre regioni Italiane! Caschetto indossato e torcia accesa? Entriamo!



7 GROTTE DA VISITARE IN EMILIA ROMAGNA


1. Grotte di Onferno, Rimini.

Le Grotte di Onferno sono storia e rifugio, come, d'altronde la maggior parte delle cave nascoste nel nostro bellissimo Paese.

Condivido solo alcune delle informazioni che personalmente preferisco, per non rovinarti proprio tutta la sorpresa!

Il nome. Il nome di queste grotte ti parrà buffo, quasi storpiato. Di fatti, lo è. Il nome originale era Grotte dell'Inferno, in quanto si pensava che le cave di gesso fossero un passaggio per gli Inferi. A suscitare questa inquietante supposizione, le fumate che salivano dalle rocce stesse, causate, in realtà, dalla differenza di temperatura tra superficie e sotterranei. Ad inizio '800, fu il vescovo riminese Gualfardo a sostituire quell'iniziale poco rassicurante.


La seconda storia che preferisco di questa prima grotta è quella che riguarda la sua importanza naturalistica. Nel corso degli anni, queste cavità sono diventate casa di almeno 7 differenti specie di pipistrelli. Alcune villeggiano annualmente, altre tornano alla casa estiva di San Marino con il cambio delle temperature! Fatto sta che tra tutte, le Grotte di Onferno sono rifugio per una razza di pipistrelli in via di estinzione, quella del Miniottero.


Durante la passeggiata, potresti avere l'occasione di vederne qualcuno riposare. Per questo, dovrai addirittura stare attento a non urtarli per sbaglio o a non svegliarli con la lucetta del caschetto.

Ma tranquillo, queste premure ti verranno anticipate dalla guida con cui farai la visita in Grotta, della durata circa di 90 minuti. Per il costo del biglietto ti consiglio di dare una sbirciata al sito ufficiale, per essere sicuro di leggere sempre il prezzo aggiornato.


2. Grotte tufacee di Santarcangelo, Santarcangelo.

A differenza dei luoghi precedenti, in questi sotterranei non è necessario avere un particolare abbigliamento, se non uno comodo per camminare, chiaramente!


Letteralmente una città sotto la città, le grotte di Santarcangelo sono un labirinto di corridoi e stanze nato da un'esigenza. Fu durante il Medioevo (ma si pensa anche prima), che i cittadini dovettero trovare un rifugio sicuro in cui nascondersi anche per lunghi periodi, duranti gli assedi al paese in superficie.


Tra racconti e spiegazioni, lasciati rapire dal mistero. Si narra che la famiglia Malatesta avesse fatto costruire dei tunnel che portassero ben fuori dalla città di Sant'Arcangelo in poco tempo. Ad oggi, nessuno li ha ancora trovati. Esisteranno davvero?


Anche in questo caso si può entrare solamente accompagnati, ma la durata della visita è più breve, circa 30 minuti, per questo adatta alla maggior parte dei visitatori. Puoi trovare un'anticipazione di quello che vedrai in questo video:



E se anche a te affascinano le "città sotto le città", al tuo prossimo viaggio in Umbria devi assolutamente prenderti del tempo per partecipare ad un tour guidato di Orvieto Underground!


3. Grotta della Spipola, Bologna.

Situata nel Parco Regionale dei Gessi e dei Calanchi Bolognesi, la Grotta della Spipola presenta alcuni dettagli davvero unici. Questo itinerario non è adatto a tutti, soprattutto per via della durata e della difficoltà di percorso. Sì, come puoi immaginare è un'uscita in totale stile Gli Eco Viaggi, con cunicoli stretti in cui è necessario farsi piccoli piccoli e abbassarsi a terra, un'esperienza degna di un avventuriero.


Se non hai ancora partecipato ad uno dei nostri viaggi di gruppo, dai un'occhiata alle prossime uscite in programma, le trovi nella home page di questo travel blog, scorrendo verso il basso. Sicuramente organizzeremo una seconda data per tornare insieme alla Grotte della Spipola!


4. Grotta del Re Tiberio, Parco della Vena del Gesso, Ravenna.

Probabilmente la più nota della Romagna, questa cavità è celebre grazie alla presenza di testimonianze archeologiche millenarie.

Il percorso per la Grotta di Re Tiberio è semplice e adatto a chiunque si trovi in zona e abbia curiosità di visitare il sito.


Accedendo in orari specifici è possibile prendere parte gratuitamente alla visita guidata di 90 minuti, chiaramente consigliata la prenotazione. Un secondo servizio, questa volta a pagamento, permette di scegliere se farsi accompagnare nel sentiero speleologico o in quello storico.



A proposito di speleologia… praticabile solamente con guida esperta, nella Riserva Naturale Gola della Rossa, nelle Marche, c'è una grotta percorribile con adeguata attrezzatura e guida speleo. Per chi avesse piacere di vedere una delle entrate, senza tuttavia addentrarsi nei tunnel tra le rocce, è possibile raggiungere la Grotta del Mezzogiorno con un trekking di livello E. Nonostante il sentiero sia segnalato, vi consiglio sempre di affidarvi ad una guida naturalistica, per rendere la vostra esperienza ancora più unica!


Pss ecco com'è stata la nostra esperienza di trekking di gruppo alla Grotta del Mezzogiorno (e non solo!)



5. Grotte di Labante, Bologna.

A circa un'oretta di macchina da Bologna, la Cascata di San Cristoforo ha scavato la roccia fino a ricavarci una tra le più grandi grotte in tutta Italia.

Le grotte di Labante sono composte per lo più da Travertino, una roccia calcarea che si forma grazie allo stretto contatto dall'acqua, di composizione, appunto, calcarea.


Questo minerale veniva estratto dalle cave ricavate in prossimità della grotta di Labante e, successivamente, utilizzato come materiale edilizio. Alcune delle case che vedete nella zona sono fatte di Travertino, come anche la Chiesta di San Cristoforo e le tombe etrusche ammirabili nei più famosi Giardini Margherita, nella poco lontana Bologna.


L'ingresso è gratuito e non controllato, per questo, il consiglio da viaggiatore è viaggiatore è sempre di muoverti in sicurezza! In questo caso, ad esempio, non inoltrarti in zone precarie, strette o pericolose se non in compagnia di un esperto. Se decidi di andare da solo, ricorda di far sapere a qualcuno in che grotta ti trovi e a che ora sei entrato. Potrebbe sembrare troppo prudente ma... potrebbe salvarti la vita!


6. Grotta della Tanaccia, Brisighella.

Sesta grotta da visitare in Emilia Romagna e ulteriore luogo di villeggiatura per i nostri amici alati!


La Grotta della Tanaccia è visitabile tutto l'anno, esclusi alcuni mesi del periodo invernale. Lo scopo di questa chiusura è quello di tutelare le colonie di pipistrelli in semi-letargo (semi?! Parleremo di questi amabili amici in un articolo dedicato).


Corridoi lunghi chilometri sprofondano nella terra oltre i 200 metri. Il percorso turistico, ben più facile e breve, prevede la visita guidata di un'ora, su una distanza di 500 metri circa. Anche la Grotta della Tanaccia è percorribile solamente accompagnati, per questo vi consiglio sempre di rivolgervi al sito ufficiale e prenotare il vostro appuntamento.


7. Grotta del Farneto, Bologna.

Spesso accoppiata alla Grotta della Spipola, anche questa meta presenta interessanti particolarità.

Il sentiero, decisamente più facile rispetto a quello della Spipola, è adatto a tutti, visitatori poco allenati e scolaresche.


Anche in questo caso, si può prendere parte ad una visita guidata solamente prenotando con anticipo.


 


ACCORTEZZE PER VISITARE LE GROTTE IN EMILIA ROMAGNA, IN ITALIA E ALL'ESTERO


1. Una di queste te l'ho già accennata con la presentazione della Grotta di Labante. Viaggiare da soli non deve intimidirci o limitare la nostra curiosità, ma nemmeno metterci in pericolo! Quando ti sposti da solo, qualsiasi attività tu stia facendo in una zona naturale poca battuta, ricordati di avvisare qualcuno sulla tua posizione. Non succede mai niente… fino a quando non è successo.


2. Sempre collegato all'argomento precedente, ma valido anche per chi viaggia in gruppi numerosi: ricordati di portarti rispetto. Quando si viaggia è fondamentale essere consapevoli dei propri limiti ed accettarli, non come una vergogna, ma come dimostrazione di intelligenza. Nello specifico di questo caso, se soffri di claustrofobia, attacchi di panico, ansie e allergie dovuti a determinate situazioni e luoghi, informati bene prima di visitare questo genere di siti, ragiona sul se sia o meno sopportabile per il tuo corpo e avvisa la guida o le persone con cui fai questa esperienza. Dovesse succedere qualcosa, sarete tutti più preparati e sarà molto più facile risolvere velocemente la situazione.


3. Diciamoci la verità, tutte queste grotte stanno lì, ma non tutti possono permettersi di vederle. Tempo, soldi, distanza, ma anche normale corso della vita. Un giorno, forse, non ci saranno più o saranno differenti, mutate dagli agenti atmosferici o dai danni dell'uomo. Pensi che sia giusto godere di queste bellezze naturali nel nostro territorio e privarne altri per il nostro poco interesse? Il minimo che possiamo fare per omaggiare al meglio queste meraviglie è di contribuire a preservarle, rispettandole, non inquinandole ed impegnandoci a ridurre al minimo il nostro impatto sull'ambiente.


Come sempre, spero che questo articolo ti sia stato utile. Conoscevi già queste grotte da visitare in Emilia Romagna?


Per qualsiasi domanda, per condividere la tua esperienza o suggerire altri siti che ti sono piaciuti maggiormente, scrivimi attraverso il box che trovi a fine articolo o direttamente sul mio profilo Instagram!


E se ti stai chiedendo chi abbia scritto questo articolo... Vieni a conoscermi!


Giada, per gli amici Jey, fondatrice e scrittrice per World travel to be more.

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